Ha provocato disagi e incidenti, ma anche la morte di un agricoltore in provincia di Reggio Calabria, il maltempo che sta imperversando dal Nord al Sud del Paese, con bufere di neve, vento forte , mareggiate e temporali. L’uomo, Rocco Montorro, di 51 anni, è rimasto schiacciato da un eucalipto di grandi dimensioni che, per il forte vento, si è abbattuto sulla sua automobile. La tragedia è avvenuta a Candinoni, nella piana di Gioia Tauro. Inutili i soccorsi: l’agricoltore, che stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro in campagna, è morto sul colpo. Non è escluso che sia legata al maltempo, ma non ci sono certezze, anche la morte di un uomo di 50 anni, annegato nel veronese dopo essere scivolato nel fiume Tione, mentre era in compagnia di alcuni amici.
All’origine della disgrazia forse il terreno reso viscido dalla pioggia. Se quello avvenuto in Calabria è stato il più grave, sono stati numerosi gli incidenti provocati dal maltempo. Un treno regionale è deragliato in Piemonte per un frana provocata dalle forti piogge: è accaduto in provincia di Biella, tra Cossato e Rovasenda. Sul convoglio, che era diretto a Novara, viaggiavano 13 passeggeri, rimasti illesi e che sono stati accompagnati dai soccorritori alla stazione di Cossato. L’incidente ha provocato l’interruzione della circolazione ferroviaria sulla linea, lungola quale è stato allestito un servizio bus sostitutivo. Il Piemonte è tra le regioni più colpite dal maltempo. Una bufera di neve (novanta centimetri al colle di Tenda, tra Italia e Francia, 70 al Colle della Maddalena, una ventina in pianura)
ha investito il Cuneese creando disagi alla viabilità. In Valle Stura un tir di traverso lungo la carreggiata ha bloccato il traffico per oltre un’ora e sono stati una quarantina gli interventi compiuti dai vigili del fuoco. Numerosi gli alberi spezzati dal peso della neve e le auto fuoristrada, soprattutto nelle zone di Saluzzo e Bra. Neve anche sul resto del Piemonte, dalla Valle di Susa al nord della regione. Analoghi disagi in Liguria, nel savonese, soprattutto in Val Bormida. Tra Carcare e Cairo Montenotte sono caduti quasi 40
centimetri di neve. Alberi si sono abbattuti sulle strade bloccando la circolazione tra San Giuseppe di Cairo e Cengio, tra Dego e Giusvalla e Pontinvrea, tra Murialdo e Calizzano e tra Altare e Mallare. A Roccavignale e Pianissolo diverse abitazioni sono rimaste al buio a causa della caduta di alberi che hanno danneggiato i cavi della linee elettriche. Diversi anche gli incidenti stradali a causa dell’asfalto viscido. A Pisa invece un grosso pino si è abbattuto su alcuni giochi per bambini, su una panchina e su un lampione in un parco pubblico cittadino, fortunatamente deserto quando si è verificato il crollo. Al Sud non è solo la Calabria alle prese con il forte vento, che a Cosenza ha raggiunto raffiche di 135 chilometri l’ora, a Reggio ha scoperchiato tetti, fatto cadere alberi e cartelloni
pubblicitari e causato la chiusura al traffico del lungomare, e a Gioia Tauro ha provocato la chiusura del porto. L’intensità con cui sta soffiando lo scirocco e il mare agitato hanno provocato l’interruzione di tutti i collegamenti marittimi tra Napoli, Capri e Ischia. Sono fermi sia i mezzi veloci, sia i traghetti. Solo un aliscafo è riuscito in mattinata ad assicurare alcuni collegamenti tra Capri (dove il vento ha divelto tettoie e abbattuto alberi) e Sorrento, mentre da Ischia una sola nave è riuscita a partire per Pozzuoli. E nel capoluogo
campano sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco per alberi e rami divelti, pezzi cornicioni crollati, lamiere e gazebo volati e motoveicoli caduti. Forte raffiche di vento anche sugli scavi di Pompei: per motivi di sicurezza alcuni tratti di via dell’Abbondanza sono stati temporaneamente e in via precauzionale interdetti al pubblico. Vento forte anche a Quarto, al punto che il sindaco Rosa Capuozzo ha invitato i concittadini a uscire di casa solo in caso di reale necessità. A Venezia potrebbe tornare il fenomeno dell’acqua alta: si rischia l’allagamento di più del 40% del suolo cittadino, se sarà pari a 130 centimetri la punta massima di marea attesa per la notte. Per lo meno al Centro e al Nord il maltempo non sembra intenzionato a mollare la presa: una nuova allerta della
Protezione civile prevede ancora temporali su Liguria, Lombardia meridionale, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna,
Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise e forti venti di burrasca.
CRONACA
28 febbraio 2016
La tempesta che miete vittime: l’Italia nella morsa del meteo avverso