SALERNO – Il gruppo criminale finalizzato al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti sgominato dai carabinieri nel Salernitano, era gestito, in particolare, da una madre e dai suoi figli. La base operativa era stata dislocata a Battipaglia. Si tratta di Antonietta Di Marco (promotrice dell’organizzazione e definita dagli stessi figli “la padrona”), dai figli conviventi Gianluca Di Benedetto e Jessica Paola (preposti all’organizzazione dello spaccio e delle attività connesse), dalla figlia Alda Di Benedetto e da suo marito Biagio Parisi (fornitori), nonché dalla compagna del figlio Gianluca, Romina Coppola (addetta al trasporto). Un nuovo gruppo criminale che gestiva un giro di affari giornaliero stimato in circa 2.500 euro. A questo si aggiungevano anche altre quattro reti di spaccio, autonome rispetto al gruppo criminale principale, con saltuari rapporti di collaborazione. Pusher che si rifornivano alternativamente nella piazza di spaccio di Napoli-Scampia (la “Vela”, lotto H) e nell’hinterland partenopeo, a Boscoreale. Loro obiettivo era rifornire il mercato illecito di Pontecagnano, Bellizzi, Eboli e dei Comuni Picentini. Per non essere scoperti, utilizzavano parole in codice, in particolare i nomi di prodotti per animali: una delle persone coinvolte, infatti, è Carmine Landi, titolare di un negozio di cibo per animali e tolettatura a Battipaglia). Si riforniva – con cadenza settimanale – di diversi tipi di sostanza stupefacente (“cocaina”, “hashish” e “skunk”) che poi vendeva a Battipaglia e Bellizzi. Si passava da un “preparami i topolini che tra poco passerò a prenderli” alla richiesta di un “barboncino” o una “cuccia per il cane”.
CRONACA
2 marzo 2016
Blitz antidroga: il gruppo era guidato da madre e figli