NAPOLI – Un nuovo flagello, partito da Roma ma che, pian piano, si sta diffondendo in Campania. È in pillole, può costare dai 4-6 euro ma rende aggressivi fino alla follia. Può distruggere la mente, soprattutto dei giovani, anche minorenni con la materia grigia in piena formazione. I ragazzi che ne fanno uso sono sedotti dai suoi ultrapoteri e dal basso prezzo che costa. Si chiama Yaba, viene comunemente detta anche “la droga di Hulk”. E ha degli effetti devastanti. Nella testa di chi ingoia la pilloletta “magica” scoppia la convinzione che le proprie energie fisiche si siano moltiplicate. Da un fisico normale d’improvviso si crede di possedere il corpo di un supereroe. Pieno di potenza fisica, che non avverte fatica. In realtà può essere l’inizio della pazzia. La droga spinge all’aggressività, anche contro se stessi. Si può arrivare a sbattere la testa contro il muro sino a fracassarsela (a differenza della ketamina che fa sentire le ossa come di gomma). Gli esperti l’hanno chiamata droga di Hitler (pare girasse pure all’epoca dell’ariano Terza Reich), nazi-drug, ya baa o ecstasy thai. E nata nel Triangolo d’oro: Birmania, Laos e Thailandia, dov’è piena epidemia. Nel ’96, nel sudest asiatico è stata battezzata “droga dei cavalli”, perché tenuta in un sacchetto con impressa l’immagine di una testa di cavallo e perché chi la prendeva lavorava come una bestia. Sembra sia stata usata anche dai volontari negli anni recenti dello tsunami. Ora è la droga della pazzia. È minuscola, di colore arancio o rosso. Sovente su un lato compaiono le lettere “R” o “WY”. Si compra spendendo dai 4 ai 6 euro. Non crea dipendenza (solo a lungo andare). L’effetto dura circa otto ore. Dopo i primi sequestri avvenuti già nel 2014 nella Capitale, l’usanza si sta pian piano diffondendo in tutt’Italia, compresa la Campania: in settimana, infatti, sono stati effettuati dei sequestri di Yaba ad Avellino, ma assuntori sono stati segnalati anche a Napoli, Caserta e Salerno.
CRONACA
3 marzo 2016
In Campania arriva “Yaba”, la droga che spinge alla pazzia e al suicidio