Due trafficanti di esseri umani sono stati condannati a quattro anni di carcere per la morte del bambino siriano di tre anni Aylan Kurdi, la cui foto del corpo riverso su una spiaggia di Bodrum in Turchia è diventata simbolo della tragedia dell’immigrazione e dei rifugiati dalla Siria. Lo rendono noto i media turchi. La Procura turca aveva chiesto 35 anni per i due trafficanti di nazionalità siriana, Muwafaka Alabash e Asem Alfrhad, che avevano causato la morte del piccolo. I due sono però stati condannati a quattro anni e due mesi di carcere per traffico di esseri umani, ma sono stati assolti dall’accusa di aver provocato la morte di cinque migranti per negligenza. Insieme ad Aylan morirono annegati anche il fratello maggiore e la madre. Il processo a Alabash e Alfrhad si era aperto lo scorso 11 febbraio a Bodrum.
CRONACA
4 marzo 2016
Vergogna: la vita del piccolo Aylan vale solo 4 anni di carcere