CRONACA
5 marzo 2016
Voti a cinquanta euro nell’inchiesta a Casavatore
Cinquanta euro: questo il prezzo per un voto, deciso dalla Camorra a Casavatore. In mezzo ai documenti dell’inchiesta, tra soldi e pestaggi nella sfida Pd-Udc, le intercettazioni riportano sequestri di persona, botte e intimidazioni. Con cinquanta euro si comprava la preferenza, il voto di un nome. “A famiglia, non a testa”. La tariffa, a quanto emerge dai riscontri sulle conversazioni telefoniche trascritte dagli investigatori coordinati dalla procura antimafia di Napoli, era un aspetto fondamentale per le trattative del clan.