SCAFATI – Estorsioni in città nel nome del padre, Alfonso Loreto ha deciso di pentirsi. Anche questa volta ha seguito le orme del genitore, l’ex primula rossa Pasquale Loreto. Il giovane, arrestato lo scorso mese di settembre al termine di un’attività investigativa condotta dall’Antimafia, ha deciso di rientrare nel programma di protezione applicato dal ministero della Giustizia in questi casi. Attualmente si trova in una località protetta e nei prossimi giorni è pronto a spiegare al pm Maurizio Cardea il sistema racket a Scafati ai danni degli imprenditori.Una decisione che fa tremare sia gli ambienti criminali che quelli politici dell’Agro nocerino sarnese. Loreto infatti è pronto a parlare dell’asse creato con i Ridosso per mantenere l’egemonia in città, oltre agli intrecci con le istituzioni a partire dalla presunta tangente pagata dall’ingegnere Aurelio Voccia De Felice, all’epoca delegato locale dell’Aipa, per gestire i parcheggi sul territorio scafatese.
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