La notte tra il 6 e il 7 settembre dello scorso anno, dopo avere ingenerato uno stato di incoscienza, facendole assumere droga e alcol, abusarono sessualmente di una ragazza svedese conosciuta in un locale del centro. Al termine di accurate indagini, i Carabinieri della Stazione di Roma San Pietro hanno individuato gli autori del crimine che dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo. Si tratta di un 23enne ucraino e di un 26enne egiziano che agirono in concorso con un terzo ragazzo, indagato a piede libero, tutti da anni nella capitale e che lavorano nel mondo della ristorazione. I primi due sono stati arrestati l’altra sera dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, Anna Maria Fattori, su richiesta del pm Cristiana Macchiusi della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. L’indagine è partita dalla denuncia presentata dalla vittima ai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro immediatamente dopo la violenza. La giovane donna raccontava che dopo aver trascorso la serata in diversi locali del centro della Capitale con alcune amiche, si era imbattuta nei tre uomini; con la scusa di accompagnarla a casa, la seguivano all’interno dell’appartamento dove, dopo averle fatto assumere droga e alcol, approfittando dello stato di incoscienza e anche dell’inferiorità fisica rispetto agli energumeni, i due arrestati la costringevano a subire molteplici e ripetuti rapporti sessuali contro la sua volontà, mentre il terzo guardava senza agire in alcun modo per impedire la consumazione della violenza. La Procura di Roma contesta, infatti, anche al terzo uomo la responsabilità del medesimo reato indagandolo, per ora, a piede libero.
CRONACA
10 marzo 2016
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