«Lello, Lello. Perché? Stava bene? Come facciamo adesso senza di lui? Lo hanno ucciso. Lo hanno ammazzato». Il dolore a Scafati per la morte di Raffaele Granata non è quantificabile. Nella giornata dell’addio, ieri, la città, in particolare la frazione San Pietro, ha dovuto fare i conti con una rabbia che, forse, solo il tempo potrà placare. Ma che ora fa a pugni con la razionalità, perché non si può spiegare la morte di un ragazzo di 37 anni sulla barella di un ospedale. Nemmeno gli abbracci e le lacrime sono riusciti a contenere la disperazione che da sabato ha afflitto la comunità dell’Agro.
L’immagine-simbolo dei funerali di Lello Granata è il volto inconsabile di una delle sue nipoti. Cerca di contenersi, poi poco prima dell’arriva della bara esplode in un pianto infinito. «E come facciamo senza Lello? Perché, perché? Lo hanno ammazzato».
+++ TUTTI I DETTAGLI NELL’EDIZIONE DI METROPOLIS IN EDICOLA OGGI +++