“Quando mio marito ha fatto fuoco dal balcone, il ladro colpito, che era già dentro la nostra macchina, una Audi, è uscito dall’abitacolo e ha chiesto, rivolgendosi a mio marito, ‘perché mi spari?’. Io avrei voluto chiedergli: e tu perché vieni a casa nostra mentre dormiamo a prendere la nostra roba?”. Così la moglie del meccanico di mezzi industriali di Villa Literno (Caserta) che questa notte ha sparato e ucciso un ladro che con due complici in precedenza si era introdotto nell’abitazione di via Vecchia Aversa, una villetta a due piani; la pistola con cui ha fatto fuoco, è emerso, era regolarmente detenuta. Dopo il fatto, l’uomo, che ha due figlie maggiorenni e un figlio di 16 anni, è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Casal di Principe dove, davanti al pm della Procura di Napoli Nord, ha fornito una ricostruzione dell’accaduto; pochi minuti fa è stato condotto in ospedale ad Aversa per un malore.
“E’ stata mia figlia, rincasata da una festa poco prima delle 3.30 – ha raccontato la moglie del meccanico – ad avvertire la presenza dei ladri; io, mio marito, l’altra mia figlia e mio figlio stavamo dormendo e non ci siamo accorti di nulla; eppure i ladri hanno rovistato nella stanza di mio figlio, si sono impossessati da un portafoglio di mille euro in contanti, delle chiavi della macchina e del telecomando del cancello automatico. Quando è tornata, mia figlia è stata affiancata da un’auto, quella probabilmente dei banditi, e ha notato che dal cancello di casa nostra stava uscendo l’auto del padre; ha capito che era in corso un furto, e con il cellulare ci ha avvisato”. ”Mio marito ha preso la pistola, è uscito fuori al balcone e ha fatto fuoco verso la sua auto, dove all’interno c’era uno dei banditi; questi è uscito e si è rifugiato nella vettura dei complici, una Bmw bianca, che poi si è data alla fuga. L’auto di mio marito è rimasta ferma in mezzo al cancello. I ladri mi sembravano stranieri”, ha concluso la donna.