“Sembravamo dei topi in gabbia”. Lo ha detto Marco Semenzato l’architetto padovano, uno dei tre italiani rimasti feriti dall’esplosione delle bombe ieri mattina a Bruxelles rientrando in Italia, raccontando di quei terribili momenti. Semenzato, 34 anni, da nove mesi lavora come consulente al Dipartimento educazione e cultura della Commissione europea, è atterrato all’aeroporto “Catullo” di Verona. “Sto bene, oggi mi sento meglio, per fortuna sono qua che ve la racconto” ha detto appena sbarcato. Poi il ricordo dell’attentato: “come tutti i giorni stavo andando al lavoro, sono sceso dalla metro, ho fatto due passi per imboccare le scale ed uscire ed è esplosa la bomba”. “Per fortuna – ha continuato – l’onda d’urto mi ha preso alle spalle e sono stati protetto dallo zainetto. Sono rimasto bruciato al volto e alle mani. Adesso mi riposerò per due settimane e poi vedremo”.