Erano stati i due fratelli Ibrahim e Khalid Bakraoiu, i due kamikaze che si sono fatti esplodere, all’aeroporto e nella metropolitana di Bruxelles, a prelevare la videocamera sistemata di fronte all’abitazione dei direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare del Belgio, poco dopo gli attentati di Parigi.
Lo scrive il quotidiano ‘La Derniere Heure’ citando fonti inquirenti belghe, secondo cui l’arresto di Salah ha accelerato i piani della cellula costringendola a rinunciare all’obiettivo primario, il programma nucleare, ed evitando così il peggio. Il giorno scelto per l’attentato avrebbe dovuto essere il lunedì di Pasqua.
La registrazione di una decina d’ore dalla videocamera era stata sequestrata dagli inquirenti lo scorso dicembre, nel corso di una perquisizione a seguito degli attacchi di Parigi, nella casa di Mohamed Bakkali. Il 17 febbraio, 140 militari erano stati dispiegati intorno alle centrali nucleari del Paese.