Dieci milioni di euro. Dovevano servire per cambiare il volto di Castellammare e regalare alla città un nuovo lungomare, addirittura allungarlo trasformando una zona industriale come via De Gasperi in una sorta di bouvelard con tanto di piazze, pista ciclabile e giochi d’acqua. Senza dimenticare il progetto più costoso, quello del Palazzo del Fascio, che dopo anni di degrado e abbandono avrebbe dovuto accogliere una Biblioteca. Ce n’era abbastanza per sperare in un rilancio economico e sociale, soprattutto d’intravedere un’occasione di sviluppo. E invece quei 10 milioni, o meglio le tre opere, sono finite nel mirino di altrettante inchieste. Ad aprire le danze quella aperta dalla Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Torre Annunziata, che ha acquisito sia al Comune che in Regione, gli atti relativi all’appalto per il restyling della villa comunale. Un caso che ha agitato le ultime settimane e gettato ombre pesanti sul completamento dei lavori del lungomare, l’opera più attesa dai cittadini stabiesi. L’inchiesta si preannuncia lunga, nelle mani delle Fiamme Gialle ci sono migliaia di pagine di documenti e i progetti che devono essere approfonditi con attenzione.
CRONACA
27 marzo 2016
Castellammare. Villa, Fascio, Waterfront: sott’inchiesta 10 milioni di euro