Salerno. Avrebbe rilasciato solo dichiarazioni spontanee, in francese, il 40enne arrestato sabato a Bellizzi con l’accusa di aver fiancheggiato i kamikaze in Belgio martedì scorso. «Non sono un terrorista, non so nulla di attentati e neppure di documenti falsi». Parole poi ripetute a chi ha potuto avvicinarlo nel carcere salernitano di Fuorni dov’è rinchiuso per un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura belga.
L’algerino – che oltre, a dirsi innocente, è rimasto quasi sempre in silenzio dal momento in cui è entrato in carcere, salvo chiedere notizie della moglie, che è incinta – è accusato di aver fatto parte di una rete che produceva falsi documenti che sarebbero stati utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles.
CRONACA
28 marzo 2016
Arrestato a Salerno, l’algerino si difende: «Non sono un terrorista»