Tre colpi. Tre «botte» contro un cancello rosso nel rione Penniniello. All’isolato 10 si fa appena in tempo a rimuovere le carcasse delle auto incendiate martedì notte e spazzare via la cenere di quel che resta delle macchine, cercando anche di smacchiare il pavimento nero fumo che si ricomincia. E’ una battaglia con armi pari ma dove a fare fuoco sono sempre loro, i baby rampolli figli di una camorra spaccona, partiti dal mito di Fortapasc ma cresciuti con Gomorra e falsi idoli. E mentre c’è chi prova a chiedersi se questi abbiano visto il finale del film, si ritorna a fare i conti con un nuovo raid. Una sparatoria, una classica «stesa». Spari alla rinfusa, contro un obiettivo non ancora chiaro ma concentrato nel rione Penniniello e nel dettaglio tra l’isolato 10 e 11. A pochi metri da dove sono state incendiate due autovetture ad esponenti della famiglia Gallo.
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