Khaled Shalaby. Sarebbe lui l’uomo dal quale è partito l’ordine di sequestrare Giulio Regeni. E’ quanto sostiene un anonimo che, scrivendo al quotidiano ‘La Repubblica’ attraverso un account mail Yahoo, racconta la ricostruzione di quello che sarebbe accaduto al giovane ricercatore italiano tra il 25 gennaio e il 3 febbraio. Scrivendo in inglese, italiano e arabo, l’anonimo – che dice di far parte della polizia segreta egiziana – rivela una storia che conduce agli apparati di sicurezza del Paese nordafricano, alla polizia di Giza, al ministero dell’Interno e alla Presidenza. “L’ordine di sequestrare Giulio Regeni – scrive l’uomo senza nome a ‘Repubblica’ – è stato impartito dal generale Khaled Shalabi, capo della Polizia criminale e del Dipartimento investigativo di Giza”. Secondo quanto riporta il quotidiano, “l’anonimo svela almeno tre dettagli delle torture inflitte a Giulio Regeni mai resi pubblici e conosciuti solo dagli inquirenti italiani, perché corroborati dall’autopsia effettuata sul cadavere di Giulio nell’Istituto di medicina legale di Roma”. Le mail della fonte anonima – delle quali va verificata l’attendibilità – sono in possesso del pm Sergio Colaiocco e del legale della famiglia Regeni. Investigatori: “Mail anonima senza rilevanza giudiziaria” – Con riferimento a quanto pubblicato oggi da Repubblica a proposito di un sedicente appartenente alla polizia segreta egiziana, che indica chi ha ucciso Giulio Regeni e perché, negli ambienti investigativi si sottolinea che “è un anonimo, uno dei tanti in casi mediatici come questo, ma come tutti gli anonimi non hanno rilevanza giudiziaria in base al codice di procedura penale. Oltretutto contiene una molteplicità di imprecisioni nella ricostruzione del fatti specie in riferimento agli esisti dell’esame autoptico”.
CRONACA
6 aprile 2016
Regeni, arriva una mail anonima:”Ecco chi l’ha ucciso e come è stato torturato”