Condannati per reati specifici, il Tribunale oplontino affida due giovani al comune di Sant’Antonio Abate: per svolgere lavori socialmente utili. Un’attività “non retribuita” per espiare le colpe e aiutare i dipendenti comunali in piccoli lavori per il territorio. Ritrovato in possesso di un quantitativo di droga il primo, alla guida in stato di ebrezza il secondo, oltre a una sanzione pecuniaria di poco più di mille euro cadauno, i due abatesi sono ritornati in città liberi ma con “l’obbligo di svolgimento di attività lavorativa a favore del comune di Sant’Antonio Abate per 3 giorni a settimana, per 3 ore al giorno”. 

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