Estorsioni in Fincantieri: colpo di scena sulle intercettazioni nel processo a carico di Nicola Tramparulo, accusato di avere sequestrato un imprenditore e averlo minacciato con una pistola perché assumesse le persone che gli sarebbero state indicate dal sindacalista suo parente Tonino Vollono, imputato nel filone principale. Dalle intercettazioni non trascritte nell’ordinanza (in tutto sono state registrate 2mila conversazioni) – sostiene la difesa- emerge che l’imprenditore era consapevole di avere una cimice in ufficio. Le intercettazioni ambientali, dunque, non sarebbero genuine. Quelle telefoniche, sì. E mai, parlando al cellulare, l’imprenditore avrebbe parlato delle minacce. Detto, invece, che il vero problema era non avere i soldi per pagare i lavoratori.
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