SALERNO – “Ci saranno molte inaugurazioni da fare a Salerno nei prossimi mesi. Come sapete, il vostro presidente della Regione ha una certa particolare sensibilità nel chiedere i soldi e nel farlo per Salerno”. Matteo Renzi lascia la città campana al termine di un intenso tour (prima la visita privata con la moglie a Pompei, poi la firma del Patto per la Campania a Napoli, infine la visita alla nuova Stazione marittima salernitana) e nel salutare i presenti, prima di salire in auto, si definisce con ironia “l’assistente di De Luca”. Forte, come di consueto, la sintonia tra i due che non risparmiano apprezzamenti reciproci: il governatore dice che “Napoli e la Campania non hanno mai ottenuto tanta attenzione da parte di un Governo”, Renzi a Napoli ripete che con De Luca alla guida la Campania “potrà far aumentare non solo il proprio pil, ma quello del Paese”. Quella di oggi è stata la terza visita del presidente del Consiglio in Campania nel mese di aprile. “Abbiamo firmato – ricorda il premier prima di lasciare Salerno – il primo dei 15 patti che intendiamo siglare per il Sud. È un impegno straordinario per rimettere il Mezzogiorno in marcia. Se il Sud riparte, l’Italia riparte e diventa la locomotiva d’Europa. Il Sud ha tutto per farcela e la Campania ne è la guida. Vincenzo De Luca ha chiarito, con la concretezza che non gli manca, la grande opportunità che è il patto per la Campania. Se ci staremo reciprocamente col fiato sul collo, finalmente le cose potranno accadere. Chi ha fatto il sindaco sa che l’unico modo per far partire i lavori dei cantieri è quello di seguirli”.
CRONACA
24 aprile 2016
Siparietto Renzi-De Luca. Il premier: “Sono l’assistente del governatore”