La tragica morte di Giosuè Sorrentino continua a rimanere un autentico mistero. Sul corpo del marittimo di Sant’Agnello non c’era alcun segno di violenza. Nulla che possa far pensare a un’aggressione avvenuta in sala macchine e, quindi, a un possibile omicidio. Sul cadavere del trentacinquenne di Sant’Agnello, il medico legale ha rinvenuto soltanto la ferita fatale alla gola. Un taglio senza “contorni regolari” e dovuto all’impatto con la fresatrice. Per il resto, niente che possa aiutare gli inquirenti a sostenere la tesi investigativa del delitto. Ecco perché adesso, senza scartare una volta per tutte l’ipotesi di omicidio, si tende a pensare maggiormente a un tragico incidente oppure al suicidio. E’ questo quello che è emerso ieri pomeriggio a Venezia dopo l’autopsia eseguita sul corpo del marittimo trovato morto domenica mattina nella sala macchine della petroliera Bianca Amoretti. Sorrentino, che era imbarcato sulla nave da circa due settimane, non aveva mai dato l’impressione di essere triste né aveva avuto dissidi o liti con qualche collega di bordo.
CRONACA
27 aprile 2016
Sorrento. Marittimo morto: cade l’ipotesi di omicidio