Aggrediti perché sarebbero giunti con 45 minuti di ritardo sul luogo dell’intervento. E’ stato un venerdì sera da incubo quello appena trascorso per i volontari del 118 della Croce del Sud di Scafati. Un caso su cui ieri mattina è stata presentata una denuncia ai carabinieri della tenenza di via Oberdan, che ora dovranno fare chiarezza su quanto accaduto al Parco Ylenia di via Dante Alighieri dopo le 21.
Sotto accusa sarebbero finiti i familiari di Pasquale Cascone, il 42enne perito assicurativo stroncato da un infarto nella propria abitazione, che adesso, oltre alla perdita del loro caro, dovranno affrontare anche lo strascico di una vicenda che non avevano messo assolutamente in conto.
Secondo il racconto dei fatti, esposto dai volontari ai militari coordinati dal comandante Saverio Cappelluti, la famiglia della vittima non avrebbe gradito l’intempestività dei soccorsi sul posto per strappare il loro caro alla morte. Da qui l’aria sarebbe diventata incandescente, già durante i tentativi di rianimare il perito assicurativo. Un rapporto sin da subito conflittuale con l’équipe medica a cui è stato contestato un ritardo di circa 45 minuti, che è degenerato una volta conclusosi l’intervento. Infatti, dopo aver constatato il decesso dell’uomo, uno dei volontari della Croce del Sud è stato raggiunto al capo da un portacenere in vetro. Un colpo che ha messo ko l’infermiere, tanto da dover ricorrere alle cure mediche dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore. Per lui un trauma cranico e soltanto molto spavento.
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