Centinaia di studenti di una scuola superiore si sono ammalati di bronchite, tiroide, leucemia e linfoma dopo che la loro scuola e’ stata trasferita su un terreno dove prima esisteva una ditta che produceva pesticidi. La Scuola di lingue straniere di Changzhou (Jiangsu) era stata trasferita dallo scorso settembre vicino a un terreno dove prima lavoravano tre impianti chimici. Dal dicembre scorso – scrive Asianews – le famiglie, gli insegnanti e gli studenti si sono lamentati con le autorita’ locali per il cattivo odore che si respirava ogni giorno. Le autorita’ locali hanno assicurato la popolazione che il risanamento del terreno era in corso e che le misurazioni sull’inquinamento dell’aria non destavano preoccupazioni perche’ erano nella norma. Un’inchiesta televisiva della CCTV (la televisione di Stato) ha invece mostrato che il terreno e l’acqua del sottosuolo conteneva component tossici e metalli pesanti, con livelli di cloro benzene, altamente cancerogeno, fino a 10mila volte piu’ alti del limite di sicurezza. Dalla fine dell’anno scorso, gli studenti hanno cominciato a mostrare eruzioni cutanee, tosse, mal di testa, vomito. Analisi cliniche ulteriori hanno mostrato che su 641 studenti, almeno 493 mostrano problemi di salute fino ad aver sviluppato linfomi e leucemia. Prima dell’inchiesta della CCTV, le autorita’ hanno fatto di tutto per mettere a tacere la situazione. Molti dottori si rifiutavano di visitare i malati e di diagnosticare le cause dei loro malori, finche’ parenti e insegnanti non hanno cominciato a dimostrare in pubblico le loro difficolta’. Wu Lihong, attivista per l’ambiente, intervistato da Radio Free Asia, dichiara: “In Cina il dipartimento per la protezione ambientale e soprannominato dipartimento per la protezione dell’inquinamento, perche’ esso e’ davvero responsabile di aver permesso un enorme livello di inquinamento pur di proteggere le imprese inquinanti”. Wu Shiming, attivista del Jiangsu, punta il dito sul potere dei membri del Partito comunista, che non ha strumenti di verifica. “Vi sono – dice – forti legami fra governo e business in molti luoghi, a causa di una mancanza di verifica sul potere statale. Alla fine, a pagare e’ sempre la povera gente”.
CRONACA
3 maggio 2016
Dolci con pesticidi, scoppia una strage: 33 morti