SARNO – Diciotto anni fa l’alluvione di Sarno che causò complessivamente 158 vittime. La colata di fango che si staccò dal pizzo Alvano provocò distruzione e morte nei comuni del versante dell’agro sarnese nocerino e di quello irpino di Quindici. A Sarno si registrarono 137 vittime, 11 a Quindici, 5 a Siano, 4 a Bracigliano ed una a San Felice a Cancello. Il giorno della ricorrenza di quella tragedia che sconvolse il Paese, oltre a ricordare le vittime con celebrazioni religiose, è anche un momento di riflessione su quanto è stato realizzato per mettere in sicurezza l’intero territorio. “La prima fase degli interventi con la realizzazione di vasche e canali è stata portata a termine – dice Antonio Milone, presidente dell’associazione Rinascere di Sarno – mentre resta ancora da mettere in sicurezza con i dovuti interventi il Pizzo Alvano”. In questi giorni c’è grossa attenzione affinché “il governo corregga nella legge di stabilità una norma che lede i diritti del giusto processo per gli eredi delle vittime dell’alluvione del ’98. Noi – dice Milone – assieme alle istituzioni ci siamo adoperati affinché la norma subisse una correzione, ma siamo ancora in attesa”. “Si spera – conclude Milone – che venga fatta entro il mese di giugno nel decreto enti locali”. Intanto, alle 18 nel Duomo di Episcopio si terrà una solenne celebrazione eucaristica per ricordare le vittime della tragedia.
CRONACA
5 maggio 2016
Alluvione Sarno, 18 anni dopo si attendono ancora alcune opere