CRONACA
Stop al caldo africano, temporali fino a Ferragosto
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Scafati, Salvati risolve la crisi: nominato l’assessore Semplice
Adriano Falanga
SALERNO – «La piattaforma accusatoria contro Luciano Brigante appare davvero granitica». E’ quanto scrivono i giudici del Tribunale del Riesame nelle motivazioni di rigetto del ricorso presentato dal primario di Neurochirurgia accusato di aver preso mazzette dai degenti per by-passare le liste d’attesa. Parte dell’inchiesta è stata trasferita a Pisa (dove restano indagati anche il collega Gaetano Liberti, la caposala del Ruggi Iannicelli e il luminare giapponese Fukushima) ma per il professionista i giudici del Tribunale della Libertà hanno usato la mano pesante in quanto ai reati contestati a Salerno.
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