spacciava con la figlia minorenne: scarcerato F.R., pusher stabiese che va agli arresti domiciliari. E’ la decisione presa dai giudici della terza sezione della Corte d’Appello di Napoli che hanno riconosciuto la “lieve entità” del reato contestato all’uomo, assistito dall’avvocato Antonio de Martino, che ha visto così ridursi la condanna incassata in primo grado. La pena, infatti, è scesa dai due anni e otto mesi a due anni, consentendo così l’applicazione degli arresti domiciliari.
Non è la prima volta che pusher stabiesi vengono sorpresi nel farsi aiutare da minorenni, magari anche loro figli, nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. L’utilizzo di minoi per commettere il reato costituisce un’aggravante per il nostro codice penale. Stavolta, però, i giudici hanno stabilito che l’attività di spaccio fosse di lieve entità, annullando così l’aggravante del coinvolgimento di una ragazzina minorenne.