Nella bella cornice del Tennis Club di Napoli sono stati consegnati stamattina i riconoscimenti dell’USSI Campania.
I premi sono stati assegnati a Pepe Reina, a Luciano D’Agostino, a Carmine Tommasone e a Diego Occhiuzzi.
Il portiere del Napoli, che di recente si è recato in visita nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico ed ha trascorso un’intera mattinata assieme ai piccoli ammalati, si è distinto per iniziative di solidarietà.
Luciano D’Agostino, atleta sedicenne della Canottieri Napoli, campione italiano otto junior di canottaggio, è un ragazzo che, senza esitazioni, decide di non voltare lo sguardo davanti a un sopruso e di trasformarsi in un eroe dei tempi moderni, intervenendo per difendere due compagne di classe, pesantemente infastidite da una decina di giovani di un branco violento che per questo lo hanno brutalmente aggredito, provocandogli ferite e lesioni.
Carmine Tommasone , trentenne già campione nazionale dei piuma, è ora titolare della corona Intercontinentale Wba ed è protagonista sul ring e nel campo della solidarietà, sia come sostenitore dell’ AMDOS (Associazione Meridionale Donne Operate Al Seno), sia per essersi reso protagonista di continui ed affettuosi gesti di sostegno nei confronti di Matteo, un bambino avellinese affetto da una grave patologia.
Diego Occhiuzzi, olimpionico di sciabola, è il presidente di Milleculure, il primo esempio in Italia di società sportiva che prima ancora dei risultati insegue e realizza il valore sociale dello sport, inteso come un diritto per tutti i cittadini, soprattutto quelli appartenenti alle fasce meno abbienti e più disagiate.
Durante la premiazione Pepe Reina ha dichiarato: “Voglio ringraziarvi per il premio, che per me non merito assolutamente. Far del bene ai bimbi è una questione umanitaria, giusta. Noi calciatori dobbiamo dare l’esempio perché non ci costa nulla regalare mezz’ora a questo tipo di incontri. Quando vedi il sorriso di questi bimbi che vivono momenti difficili con una malattia del genere tutto è più semplice.
A volte chiedo a mia moglie di visitare più posti simili, sento sempre di non fare abbastanza. L’unica cosa che posso promettere è di farlo ancora più spesso.
Oggi è un onore vedere la mia maglia tra le casacche dei tanti portieri che hanno fatto la storia del Napoli.
Per quanto riguarda ieri sera, invece, c’è da dire che quando si commette un errore bisogna riconoscerlo, l’importante è che siamo ad una sola partita dal sogno che potrebbe rendere ancora più bella questa stagione e sabato vogliamo i tifosi al nostro fianco”.
SPORT
9 maggio 2016
A Reina il premio Fair Play 2016, il portiere sul gol di Peres: “quando si sbaglia lo si deve riconoscere”