«Non siamo poliziotti di seri B», alzano la voce i lavoratori della polizia locale che ieri, in tutta Italia, hanno organizzato presidi davanti alle Prefetture per dire «basta alle discriminazioni» del corpo rispetto alle forze di polizia dello Stato. Discriminazioni sotto il profilo giuridico, economico e previdenziale. Sindacati e lavoratori puntano il dito contro «l’indifferenza del governo e della politica». Una mobilitazione che ha coinvolto i comandi di tutta Italia e che, anche a Napoli, ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti dalla cinque province. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di combattere contro quella che ritengono essere «una continua negazione di diritti». Tra le prime richieste dei manifestanti c’è quella di uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative della Polizia Locale. C’è poi la questione del rinnovo del contratto nazionale di riferimento, con la richiesta di «riconoscere le specificità e peculiarità dei corpi di Polizia Locale.«Siamo qui davanti alla Prefettura per rivendicare parità di trattamento in tema di infortunistica, di pensioni alle altre forze di polizia dello Stato come poliziotti locali», così Salvatore Tinto rappresentante provinciale della Cgil spiega la mobilitazione di ieri mattina in tutte le città italiane.
CRONACA
9 maggio 2016
Napoli, protesta dei vigili: “Non siamo poliziotti di serie B”