“Quando si sgominano i clan storici, e oggi tutti i vecchi capi sono in carcere, arrivano i nuovi che subito si combattono per il controllo del territorio. Questa volta, pero’, la situazione e’ resa piu’ grave dall’arruolamento di tanti giovanissimi che sono incoscienti, nel senso che non hanno alcuna consapevolezza della vita e della morte, non hanno paura del carcere o di finire ammazzati. Questi giovanissimi, peraltro, hanno mutuato modalita’ gangsteristiche e sono molto pericolosi”. Lo dice in una intervista alla Stampa, Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia. “Per fortuna – ha aggiunto – il governo si e’ reso conto che bisogna investire su Napoli, e non soltanto in risorse indispensabili per l’apparato di repressione, ma anche per rivitalizzare la societa’, per combattere il fenomeno dell’evasione scolastica – che se nella media nazionale e’ sul 10%, a Napoli supera il 30% – per tenere aperti al pomeriggio i centri sportivi. E’ su questo terreno che si fa la prevenzione, e’ qui che si vince o si perde la sfida contro la camorra”. Roberti conferma che possa esserci “un rigurgito di violenza, oltre che a Napoli, anche nel Foggiano e nel Leccese, con similari accenti gangsteristici”. E ricorda che “la Sacra Corona Unita nacque su input di Raffaele Cutolo, che attraverso i pugliesi voleva gestire il contrabbando delle sigarette”.
CRONACA
13 maggio 2016
Il Procuratore antimafia Roberti: “Fu Cutolo a far nascere la Sacra Corona Unita”