Trent’anni di carcere per il killer della Nco Antonio Pignataro : si chiude così la vicenda processuale per la morte della piccola Simonetta Lamberti, con la condanna in terzo grado di giudizio per l’unico accertato responsabile. A inizio estate del 2015 c’era stata la condanna bis a trent’anni di reclusione per l’ex boss Antonio Pignataro, reduce del commando che a maggio di 34 anni fa uccise Simonetta Lamberti. Dopo il primo grado, sentenza in abbreviato con il giudice Sergio De Luca e la condanna bis in corte d’Assise d’Appello a Salerno, Pignataro- assistito dagli avvocati Luigi Gabola e Liberato Mancusi- aveva presentato ricorso in Cassazione puntando sul suo “pentimento” e sulle sue condizioni di salute.
In Assise e Appello per Pignataro non ci fu nessuna attenuante e “no” alla prescrizione chiesta dalla difesa: l’indagine era stata riaperta dal procuratore capo ora al vertice dell’unità nazionale antimafia Franco Roberti e dal pm titolare dell’inchiesta a Salerno Vincenzo Montemurro
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