Ricorsi, dilemmi, rinvii, veleni. All’alba dell’ultima giornata, il campionato infinito, che ieri ha appreso ufficialmente dello slittamento dei play-out al 4 e all’8 giugno, è diventato una polveriera. E la Salernitana, pure quando non dovrebbe né vorrebbe, si ritrova nel bel mezzo della bolgia. Il caso Lanciano è arrivato all’ultimo grado di giudizio, dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni: la sentenza della Corte d’Appello federale, che aveva riservato il maxi-sconto agli abruzzesi (da 5 a soli 2 punti di penalizzazione), è stata impugnata dalla Procura Generale dello Sport presso il Comitato Olimpico Nazionale. Depositato il ricorso e già presentate le richiesta di -4.
A inizio della prossima settimana dovrebbe tenersi l’udienza al Foro Italico: il Collegio di Garanzia del Coni è la “cassazione” dello sport, lì una sentenza di condanna ai frentani diventerebbe definitiva. Per questo, nella serata di vigilia dell’ultimo turno di campionato, il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, ha annunciato la decisione dello slittamento dei play-out: lo spareggio salvezza in doppia gara (inizialmente previsto il 26 maggio e 2 giugno) si giocherà sabato 4 giugno (gara d’andata) e mercoledì 8 giugno (la sfida di ritorno).
Fuori dall’equivoco, ché la situazione è già abbastanza complessa per potersi permettere il lusso di renderla ancora più contorta: se il verdetto del campo stasera dicesse male al Lanciano, sancendone la retrocessione diretta in C, anche l’invocata “giustizia” sul -4 chiesto dalla Procura Generale dello Sport diventerebbe atto meramente formale, accademico, ininfluente nella sostanza per la lotta salvezza. Viceversa, potrebbe riscrivere la classifica.
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