C’è la tardiva produzione degli atti in materia ambientale alla base delle motivazioni della clamorosa sospensione dal servizio senza stipendio e per 7 giorni di un dirigente del Comune di Acerra (Napoli). Il giorno dopo la sospensione trapelano maggiori particolari relativi alla sanzione disciplinare che partirà dal 1 giugno, e che è stata assunta dall’Ufficio per i provvedimenti disciplinari del Comune a Nord della Provincia di Napoli. La lente di ingrandimento dell’Ufficio si sarebbe posata su ben sette episodi, non tralasciando altri particolari. Da quanto emerge il Dirigente in questione non avrebbe dato seguito alle note della polizia municipale trasmesse nel tempo al settore ambiente, che segnalavano la presenza di rifiuti o contaminazioni sui suoi privati del territorio al centro della cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Queste denunce non hanno avuto mai riscontro se non dopo l’apertura dello stesso procedimento disciplinare. Inoltre, le motivazioni del provvedimento spiegano anche che lo stesso responsabile del servizio Ambiente del Comune di Acerra, prima ha ravvisato un’attività impropria della Polizia municipale – lo stesso settore che invece aveva rilevato al Segretario generale la mancata assunzione di ordinanze in danno, a carico di cittadini segnalati di volta in volta dai vigili urbani al settore ambiente – mentre poi una volta che si stavano avvicinando i provvedimenti disciplinari, in un tempo brevissimo concesso a seguito di queste contestazioni, ha poi assunto numerosi provvedimenti. E lo ha fatto, anche, individuando le risorse economiche necessarie, smentendo chi si giustifica adducendo una mancanza di fondi in bilancio per agire in danno ai proprietari che non ottemperavano alle ordinanze – emesse solo dopo l’avvio dei procedimenti disciplinari–. Tanto che, lo stesso, avrebbe addirittura provveduto a bonificare il campo rom abusivo, su richiesta stavolta dell’Asl, trovando tutte le risorse in un preciso capitolo di bilancio. La circostanza che sembra più clamorosa in tutta questa vicenda, è che già nell’ottobre del 2015 il precedente dirigente all’ambiente del Comune ha chiesto al collega di esaminare il materiale trasferito in sede di passaggio di consegne per emettere i provvedimenti necessario. Poi il Comandante della Polizia municipale di Acerra, il 17 marzo del 2016, ha segnalato una serie di inadempienze in campo ambientale, tra cui anche la mancanza di ordinanze. Fatto che, forse, ha spinto lo stesso Dirigente ad emettere, dopo questa data, una serie di provvedimenti amministrativi, infatti da quella segnalazione – si legge nel provvedimento – il dipendente ha prodotto un’ordinanza a carico di privati, diversi avvi di procedimento amministrativo per l’accertamento di inadempienze da parte di altri privati ed ha promosso numerosi altri accertamenti in materia. Ed è stata proprio l’emanazione tardiva degli atti a “salvare” lo stesso dirigente, perché la scelta di togliergli lo stipendio per 7 giorni, sarebbe derivata dalla prova che gran parte dei provvedimenti sono stati emessi solo a partire dal periodo di contestazione.
CRONACA
21 maggio 2016
Acerra. Dipendente comunale sospeso: svelata la motivazione