«Ragazzi, vi voglio dare una buona notizia. Non lo so se è per tutti, ma io credo di sì. Perché so che mi volete tutti bene e non credo di esagerare quando dico questo. Il Consiglio di Stato mi ha dato di nuovo ragione. Santocchio e Ciardi l’hanno preso di nuovo nel …o. Senza offesa e scusatemi per il francesismo. Giunta in sella. Poi che me ne cacciate voi domani mattina è un’altra cosa, ma già che non lo fa Santocchio va bene». Potrebbe costare caro il messaggio vocale che Nicola Acanfora, assessore all’Urbanistica della giunta Aliberti, ha inviato, attraverso Whatsapp, ad alcuni componenti della maggioranza per festeggiare la decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato il ricorso sulle quote rosa, che ha dato la ragione all’Amministrazione Aliberti. Nel messaggio Acanfora gongola contro chi ha presentato il ricorso, il consigliere comunale di opposizione – in quota Fdi – Mario Santocchio e la signora Anna Ciardi, moglie di un ex collaboratore del presidente dell’assise di Palazzo Mayer, Pasquale Coppola. Usa un tono confidenziale, parlando a ruota libera e senza freni, sicuro che quel messaggio non sarebbe mai finito nelle mani sbagliate. E invece l’audio in questione è stato girato, da uno dei componenti della maggioranza di Aliberti, a Mario Santocchio, che ora vuole trascinare il fedelissimo del sindaco in tribunale.
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