E’ finita nel peggiore dei modi la ricerca della 22enne austriaca, Cecilia Maria Frassine, scomparsa insieme al figlioletto di 4 mesi Matteo Arion venerdì sera dal campeggio Amalasunta sul lago di Bolsena, a Montefiascone in provincia di Viterbo. Lei è stata ritrovata impiccata a un albero nei pressi del lago, a poca distanza dal campeggio. Il piccolo invece era a terra, anche lui senza vita, il corpo coperto integralmente – anche la testa – dal giubbotto della mamma. Un dettaglio che lascia pensare che la giovane lo abbia ucciso prima di togliersi la vita. E’ presto tuttavia per giungere a delle conclusioni definitive, che potranno essere tracciate soltanto dall’autopsia. La giovane era di origini italiane ma nata in Austria e frequentava l’università. Magra, lunghi capelli lunghi castani, aveva un piercing al labbro. Si era allontata venerdì sera dal bungalow del campeggio dove era in vacanza, dicendo che voleva fare una passeggiata per addormentare il bimbo che non prendeva sonno. A sporgere denuncia, ieri mattina, erano stati il padre e la madre della ragazza, che erano con lei e non l’aveva più vista rientrare. Subito sono scattate le ricerche con il corpo forestale dello Stato, i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco. I sommozzatori hanno setacciato il lago, un elicottero ha perlustrato la zona. La giovane e il bimbo sono stati ritrovati solo stamane intorno alle dieci, grazie anche al segnale del telefonino. Proprio il fatto che il telefonino fosse attivo aveva fatto capire che non potevano essere finiti in acqua.
CRONACA
22 maggio 2016
Mamma e figlio scomparsi dal camping trovati morti: lei impiccata