Le indagini della procura partenopea, hanno spiegato gli inquirenti in conferenza stampa si sono avvalse delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Accurso. Sono le sue dichiarazioni sui collegamenti dei gruppi camorristici di Secondigliano con lo sport, ma anche intercettazioni telefoniche a incastrare i calciatori Luca Pini e Francesco Millesi, “gravemente indiziati di partecipare alla consorteria camorristica”, ma anche Armando Izzo, oggi al Genoa e piuttosto noto per essere stato convocato anche in Nazionale. I tre, ha spiegato il procuratore aggiunto Filippo Beatrice, sono il collegamento con i clan dell’area nord di Napoli: “Si tratta di clan che continuano a operare prevalentemente nell’ambito del traffico di stupefacenti, ma attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia abbiamo riacceso le luci sugli interessi sul mondo del calcio, di cui già ci siamo occupati in passato”. Non c’è “un’individuazione generica ma elementi concreti sulle partite di calcio: i calciatori si sono accordati per truccare due match”. Le indagini, ha aggiunto, “non sono a uno stadio iniziale ma nemmeno finale: stiamo lavorando in velocità per ricostruire gli aspetti che completeranno il quadro indiziario, non solo su queste specifici aspetti ma anche per disarticolare in maniera definitiva i gruppi criminali che operano a Secondigliano. Molti personaggi importanti sono stati arrestati in questa tornata cautelare” ha spiegato. proventi di illeciti come il traffico di droga
SPORT
23 maggio 2016
Calcioscommesse. Il pm Beatrice: “Calciatori incastrati da Accurso e intercettazioni”