Gli occhi non mentono. Brillano, s’illuminano dall’emozione. Lo attende un palco, quello di Football Leader, che ad Amalfi l’ha premiato come “calciatore rivelazione dell’anno”. Gigio Donnarumma prova a indossare la maschera da grande dietro alle quinte ma, saliti gli scalini della chiesa di Sant’Andrea, la barba folta e il fisico statuario non ingannano. Il portiere del Milan, nato a Castellammare di Stabia, lascia intravedere la sua commozione per un traguardo che è soltanto il primo di una lunga carriera. “Se oggi ho ricevuto questo premio – spiega il portiere che ad Amalfi si è presentato in tenuta casual tra jeans e giubbotto granata – è grazie a Sinisa Mihajlovic. Ha creduto in me, lasciandomi giocare e concedendomi una chance. Ho lavorato tanto per arrivare qui e devo ringraziare anche il gruppo rossonero che mi ha sostenuto sempre, non lasciandomi mai solo. Tornare in Campania è sempre un piacere, appena posso faccio un salto nella mia Castellammare. Sono orgoglioso di essere figlio di questa città. Ricordo quando Ferraro (suo scopritore, ndr) mi aiutava negli allenamenti, è stato per me un nonno, una persona cara”. Nonostante la grande stagione, Donnarumma non è rientrato tra i convocati in Nazionale: “Lavorerò duramente per raggiungere questo traguardo già dal prossimo anno – ha continuato l’estremo difensore che ha appena 17 anni – posso farcela e ci credo. Sogno la maglia dell’Italia e farò di tutto per conquistarla”. Donnarumma, accompagnato dalla sua famiglia e dal fratello Antonio, ha poi scherzato sulla sua giovane età: “In convitto faccio ancora l’album delle Figurine Panini – dice ridendo – ho faticato per trovare la mia immagine e ci sono riuscito col tempo. Sono contento di tutto questo e spero di fare ancora di più”. Il numero 99 ha parlato anche del suo Milan: “Gli occhi non mentono. Brillano, s’illuminano dall’emozione. Lo attende un palco, quello di Football Leader, che ad Amalfi l’ha premiato come “calciatore rivelazione dell’anno”. Gigio Donnarumma prova a indossare la maschera da grande dietro alle quinte ma, salite gli scalini della chiesa di Sant’Andrea, la barba folta e il fisico statuario non ingannano. Il portiere del Milan, nato a Castellammare di Stabia, lascia intravedere la sua commozione per un traguardo che è soltanto il primo di una lunga carriera. “Se oggi ho ricevuto questo premio – spiega il portiere che ad Amalfi si è presentato in tenuta casual tra jeans e giubbotto granata – è grazie a Sinisa Mihajlovic. Ha creduto in me, lasciandomi giocare e concedendomi una chance. Ho lavorato tanto per arrivare qui e devo ringraziare anche il gruppo rossonero che mi ha sostenuto sempre, non lasciandomi mai solo. Tornare in Campania è sempre un piacere, appena posso faccio un salto nella mia Castellammare. Sono orgoglioso di essere figlio di questa città. Ricordo quando Ferraro (suo scopritore, ndr) mi aiutava negli allenamenti, è stato per me un nonno, una persona cara”. Nonostante la grande stagione, Donnarumma non è rientrato tra i convocati in Nazionale: “Lavorerò duramente per raggiungere questo traguardo già dal prossimo anno – ha continuato l’estremo difensore che ha appena 17 anni – posso farcela e ci credo. Sogno la maglia dell’Italia e farò di tutto per conquistarla”. Donnarumma, accompagnato dalla sua famiglia e dal fratello Antonio, ha poi scherzato sulla sua giovane età: “In convitto faccio ancora l’album delle Figurine Panini – dice ridendo – ho faticato per trovare la mia immagine e ci sono riuscito col tempo. Sono contento di tutto questo e spero di fare ancora di più”. Donnarumma abbandona poi la scena. Sa che i suoi guantoni un giorno potranno diventare leggenda. E, senza convinzioni o montature, è consapevole che il traguardo non è poi così lontano. Donnarumma abbandona poi la scena. Sa che i suoi guantoni un giorno potranno diventare leggenda. E, senza convinzioni o montature, è consapevole che il traguardo non è poi così lontano.
SPORT
25 maggio 2016
Football Leader, Donnarumma: “Orgoglioso di essere figlio di Castellammare”