Il presidente Fabio Petroni pensa di “mantenere il club con il Pisa Football College, ma questo progetto finora ha avuto una sola iscrizione” e per fare Calcioprofessionistico invece “servono i soldi”. Lo ha detto alla vigilia della semifinale di ritorno di Pordenone il tecnico del Pisa, Rino Gattuso, tornando a dissociarsi dall’Accademy voluta da una parte della proprieta’ del club nerazzurro e dalla quale si era gia’ chiamato fuori nei giorni scorsi minacciando azioni di tutela per lo sfruttamento non dovuto della sua immagine. Ma la squadra, ha assicurato Gattuso, “e’ al riparo dalle polemiche: lo spogliatoio sa tutto e ha sempre saputo quali sono le mie idee”. “Le polemiche degli ultimi giorni – aggiunge – non influiranno sul rendimento in campo”. Infine, l’allenatore nerazzurro spiega i suoi dubbi: “Quando sbaglio, voglio farlo consapevolmente. Mi sono dissociato da Pisa Football college perche’ la legge non ammette ignoranza e io in questo progetto non ci vedo chiaro. Dove sono le strutture promesse, i programmi? Pisa e’ gia’ passata da esperienze societarie negative e io non voglio rendermi complice di cose del genere. In questi mesi per questo club non ho fatto solo l’allenatore e quindi se c’e’ qualcosa che non mi quadra faccio un passo indietro. Lo faccio per il rispetto e l’amore che ho verso questa piazza, per il feeling che si e’ creato con i tifosi”. Dopo il no di Gattuso anche l’ex juventino, Alessandro Birindelli, che avrebbe dovuto dirigere il college, ha diffidato il club a usare la sua immagine.
SPORT
27 maggio 2016
Gattuso, che tackle: “Al Pisa servono i soldi altro che…”