Torna al vaglio del gup la posizione di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli Calcio, prosciolto il 24 febbraio scorso dalle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni dopo la denuncia di un funzionario di polizia che, nel luglio 2015, era stato strattonato all’aeroporto Capodichino dal massimo dirigente partenopeo, in partenza con la squadra per Verona. Lo ha stabilito la sesta sezione penale della Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza impugnata dalla Procura di Napoli. Il giudice, nel valutare il comportamento di De Laurentis, aveva parlato di “reazione stizzita” nei confronti del funzionario di polizia, “senza pero’ essere preordinato ad opporsi allo svolgimento dell’atto dell’ufficio, la cui esecuzione era affidata a una pluralita’ di pubblici ufficiali operanti contestualmente, atto consistito nel suo accompagnamento verso il varco aeroportuale, dove doveva sottoporsi ai controlli di rito previsti prima dell’imbarco sull’aeromobile”. Per i giudici della Suprea Corte, il gup “ha omesso di chiarire in maniera esauriente gli elementi di fatto, cosi’ privando di sostegno concreto la sua valutazione sulla univocita’ ricostruttiva della volonta’ dell’agente e, conseguentemente, sull’impossibilita’ di un diverso ed ulteriore sviluppo dibattimentale”. Si impone, quindi, per la Cassazione, “una specifica analisi delle modalita’ in cui si e’ svolta l’azione contestata, che chiarisca l’eventuale presenza di altri pubblici ufficiali deputati all’accompagnamento di De Laurentiis verso il passaggio riservato e, in caso di risposta positiva, il rapporto tra la loro azione e l’aggressione patita dalla parte lesa, avuto riguardo altresi’ ai tempi in cui si e’ svolta l’aggressione medesima, valutando, ove non sia possibile una risposta certa in proposito, se all’esito dell’accertamento dibattimentale sia prevedibile l’acquisizione di elementi ulteriori e significativi sul punto”.
SPORT
27 maggio 2016
Resistenza a pubblico ufficiale, annullato il proscioglimento per De Laurentiis