Gli imprenditori e i colletti bianchi vicini al clan D’Alessandro. Gli affari segreti e le vie del riciclaggio del denaro sporco. Su tutto: il tesoro che la storica cosca di Castellammare ha accumulato nei decenni soprattutto grazie alle estorsioni. Sono tanti i segreti che il pentito Renato Cavaliere conosce, tanti i misteri svelati ai magistrati della Dda di Napoli durante i sei mesi nei quali il collaboratore di giustizia è stato interrogato dal pm Claudio Siragusa. Ora che le sue dichiarazioni sono state depositate all’ultimo processo sull’omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino, di cui Cavaliere è stato esecutore materiale, si intuisce quanto le sue rivelazioni possano essere esplosive per la città. Ci sono molti e lunghi “omissis”.
CRONACA
29 maggio 2016
Castellammare. Omicidio Tommasino, il pentito Cavaliere svela i rapporti con il clan D’Alessandro