Fumare in gravidanza potrebbe avere effetti a lungo termine sul cervello del bebe’, effetti che persistono anche dopo la nascita manifestandosi con anomalie nelle connessioni nervose formate nell’eta’ dello sviluppo. E’ quanto suggerito da uno studio su animali i cui risultati sono apparsi sulla rivista Nature Neuroscience. Secondo Marina Picciotto che ha condotto lo studio alla Yale University, la scoperta potrebbe spiegare perche’ i bambini le cui mamme hanno fumato in gravidanza sono piu’ inclini a manifestare disturbi di attenzione e iperattivita’. Picciotto ha visto che topolini esposti a nicotina durante lo sviluppo fetale, presentano il malfunzionamento di un gene importante per la formazione di sinapsi e connessioni nervose durante l’eta’ dello sviluppo. Come controprova la scienziata ha alterato questo stesso gene nel cervello di topolini mai esposti a nicotina, e visto che cosi’ facendo si riproducono gli stessi difetti neurali visibili nei topolini che in eta’ prenatale avevano ”respirato” la nicotina. Questi topolini, peraltro, mostrano disturbi comportamentali assimilabili a quelli dei bambini con deficit di attenzione e iperattivita’, malattia gia’ associata in precedenti studi al fumo in gravidanza.
LIFESTYLE
1 giugno 2016
Fumo in gravidanza, ecco cosa accade al bambino