Una nuova casa e una nuova vita in via Napoli, nel quartiere dove è nato e cresciuto, ma anche dove ha vissuto il momento più atroce della sua infanzia. Il Comune di Napoli ha assegnato un alloggio popolare al piccolo Vincenzo Accarino e alla sua famiglia. Un immobile dove viveva fino a poco tempo fa una testimone di giustizia, che aveva denunciato gli estorsori del clan Mele. Oggi in quella casa ci sarà Vincenzo, che adesso ha 16 anni. Sono passati circa due anni da quel giorno in cui qualcuno violò la sua innocenza. Era il pomeriggio del 7 ottobre 2014, quando il ragazzino si trovò all’interno di un autolavaggio a Pianura, dove lo aveva accompagnato il padre per far lavare il motorino. L’allora 14enne fu abusato con un compressore sotto gli occhi di altre due persone che, anziché intervenire, assistettero inermi a quel macabro e assurdo «scherzo». Trasportato d’urgenza al pronto soccorso del San Paolo Vincenzo fu costretto a subire un delicato intervento chirurgico: i medici gli dovettero asportare l’intestino che era stato perforato dalla violenza subita.