“Ora, lasciatemi tranquillo. Ora, abituatevi senza di me. Io chiuderò gli occhi. E voglio solo cinque cose, cinque radici preferite. Una è l’amore senza fine. La seconda è vedere l’autunno. Non posso vivere senza che le foglie volino e tornino alla terra. La terza è il grave inverno, la pioggia che ho amato, la carezza del fuoco nel freddo silvestre. La quarta cosa è l’estate rotonda come un’anguria. La quinta cosa sono i tuoi occhi”. Milly, la sua insegnante, ricorda Maria Grazia per quanto era dolce e amante della vita. Lo fa leggendo alcuni versi di Pablo Neruda. “Ma perché chiedo silenzio non crediate che io muoia: mi accade tutto il contrario: accade che sto per vivere. Accade che sono e che continuo. E’ che son vissuto tanto e che altrettanto voglio vivere”
CRONACA
3 giugno 2016
Boscoreale. Maria Grazia: la lettera e le lacrime dei compagni di classe