«La ditta che subentra nell’appalto di pulizia dei tronconi in costruzione nello stabilimento Fincantieri di Castellammare deve attenersi alla clausola di salvaguardia sottoscritta in Prefettura». E’ così che i funzionari di Maria Gerarda Pantalone sono intervenuti nella vertenza dei 21 operai che erano stati licenziati dopo il cambio di ditta nell’appalto. Fumata bianca nell’incontro di ieri in Prefettura, chiesto dall’esponente della Filcams Cgil, Luigi Riccardi. Gli operai devono essere riassunti dalla Futura Service Arl che è subentrata al Consorzio Cosea, ovviamente in base alle commesse che vengono assegnate al cantiere di Castellammare. Lunedì, quindi, ci sarà un nuovo incontro nella sede della Cgil per definire un piano di lavoro in modo da poter reintegrare gradualmente tutti i dipendenti.
Una schiarita che arriva al termine di 15 giorni durissimi per gli operai che avevano perso tutte le speranze, nonostante ci fosse una clausola di salvaguardia per i livelli occupazionali sottoscritta appena un anno fa in Prefettura. I dipendenti hanno manifestato davanti allo stabilimento Fincantieri e al Comune di Castellammare il loro dissenso, chiedendo anche il supporto della politica in questa vertenza. Il caso è sbarcato in Regione e al Senato e alla fine gli operai sono riusciti a ottenere il loro dirittom al lavoro.