Sulla vicenda di Carlotta Benusiglio, la stilista 37enne trovata impiccata in piazza Napoli a Milano, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti. L’iscrizione è un fatto tecnico per effettuare le indagini coordinate dai pm Alberto Nobili e Antonio Cristillo e condotte dalla Squadra mobile con il commissariato di Porta Genova. Indagini che, sebbene i primi esiti dell’autopsia hanno parlato di “strangolamento per impiccagione“ senza alcun segno di lesioni o colluttazione e quindi dell’intervento di terzi, stanno proseguendo a tutto campo, tant’è che sono in corso esami tossicologici, esami del dna e anche l’analisi delle riprese delle telecamere della zona. “Non credo assolutamente che mia sorella si sia suicidata. Non lo avrebbe mai fatto e soprattutto, vista la riservatezza, mai a due passi da casa, usando un albero in una piazza. Per assurdo avrebbe potuto farlo usando il soppalco. Io e la mia famiglia vogliamo la verità. Del fidanzato non voglio parlare, noi eravamo contrari per precisi motivi alla relazione”. Lo ha detto all’ANSA la testimonial anti-droga Giorgia Benusiglio, a proposito della morte della sorella, la stilista Carlotta, trovata appesa a un albero a Milano, in piazza Napoli, martedì scorso.
“Mia sorella stava bene, era serena. L’ultima che l’ha sentita è stata mia madre, il lunedì alle 11 di sera. Si sarebbero dovute vedere insieme per mangiare a pranzo proprio martedì. E una madre sente se la figlia sta bene o no” ha spiegato, distrutta dal dolore ma intenzionata a chiedere di fare “chiarezza”, Giorgia Benusiglio.