Un francescano di Cava de’ Tirreni,Gigino Petrone sosteneva che una statuetta del Bambin Gesù piangeva lacrime di sangue. Ora l’accusa è che il frate avrebbe «abusato della della credulità popolare». Per i Ris di Parma quelle gocce di sangue erano umane ma per il sostituto procuratore Roberto Penna, erano state messe con una siringa per suscitare l’effetto miracolo. Ieri mattina il dibattimento in Tribunale a Salerno si è aperto con la dichiarazione di depenalizzazione del reato ma una richiesta di abbreviato a carico del frate al quale potrebbe essere contestato il reato di truffa. Nel febbraio del 2011 la statua fu sequestrata per evitare l’esposizione ai fedeli, molti dei quali continuano a credere in un miracolo.Il frate infatti nonostante il sequestro per tre volte espose al pubblico la statua continuando a richiamare fedeli.
CRONACA
8 giugno 2016
Cava de’ Tirreni, lacrime dal bambinello: accusato di truffa fra’ Gigino