Una storia d’amore durata tre anni e mezzo. Un rapporto normale, poi la crisi. Lei decide di lasciarlo e dice “basta!”. Lui non ci sta e mette in atto il folle gesto. Entra in casa sua quando lei non c’è, impugna la sua arma – quella che aveva in dotazione quando faceva la guardia giurata – e la attende nel buio di quello che dovrebbe essere il “posto sicuro”, la tua casa. Sono le 21.30 e Michela Baldo, 29 anni, è appena rientrata dal lavoro come dipendente del vicino supermercato Lidl. Entra in casa e trova la morte. Manuel Venier preme il grilletto quattro volte contro Michela cercando di soffocare il rumore dei colpi con un cuscino. Poi ha rivolto l’arma contro se stesso e ha deciso che martedì era l’ultimo giorno anche per lui. Li hanno trovati in cucina in un lago di sangue. Omicidio-suicidio, l’ennesimo. Con una particolare inquientante: «Su WhatsApp lui aveva manifestato il disagio e alcune intenzioni», dicono gli inquirenti. Ne discuteva in un gruppo dal nome «Addio».
CRONACA
8 giugno 2016
Fidanzati trovati morti, il folle gesto annunciato su WhatsApp