Disastro ambientale nel Parco Nazionale del Vesuvio, i carabinieri sequestrano una discarica abusiva a cielo aperto e denunciano i due proprietari del fondo fuorilegge.
Quando gli uomini in divisa hanno trovato materiali speciali e oggetti ferrosi abbandonati sul terreno, quasi non credevano a quello che avevano davanti. Nel Parco del Vesuvio il cimitero di pneumatici, lavatrici e fusti di solventi. Tutto lì, tra la vegetazione tipica del posto c’erano centinaia di oggetti sversati in maniera incontrollata e dannosi per l’ambiente. I carabinieri di Terzigno, agli ordini del maresciallo Adolfo Montagnaro, hanno immediatamente fatto scattare i sigilli per tutta l’area, un fondo di circa mille metri quadrati, di proprietà di due residenti di Terzigno. La coppia, il terreno è di proprietà di due coniugi sessantenni, è stata denunciata in stato di libertà dopoché i militari dell’arma hanno accertato una serie di irregolarità durante il blitz scattato in mattinata.
Biciclette, copertoni, cassette di plastica, elettrodomestici in disuso, solventi, vernici e materiale ospedaliero giaceva indisturbato nel terreno adibito a discarica, nascosto da una recinzione in ferro. Nell’operazione di controllo condotta dai militari dell’Arma è stato posto sotto sequestro anche un motocarro, secondo quanto accertato dagli uomini in divisa il mezzo serviva ai proprietari dell’area per il trasporto dei materiali sul posto finito nel mirino degli organi inquirenti.
CRONACA
8 giugno 2016
Parco Nazionale del Vesuvio. Scempio ambientale: scoperta discarica abusiva