Un ricorso alla Corte d’Appello per mitigare le pene, ma per il clan Gionta la requisitoria del procuratore generale di Napoli potrebbe essere l’ennesimo duro colpo contro l’organizzazione criminale che opera a Torre Annunziata. Una requisitoria in cui sono state chieste pena per 51 anni, per le estorsioni ai danni di bar, pasticcerie e negozi di abbigliamo. I soldi, che venivano gestiti dalle donne del clan (Teresa Gionta, Francesca Donnarumma e Anna Paduano condannate a 9 anni e 6 anni) servivano per stipendi agli affiliati e spese legali. A chiedere il rito abbreviato, che si è concluso con le condanne dello scorso anno, furono Michele Guarro (9 anni), Felice Savino (9 anni), Pasquale Savino (7 anni), Benito Cioffi (5 anni), mentre Domenico Bucchero aveva patteggiato 3 anni di reclusione.
CRONACA
9 giugno 2016
Il sistema dei Gionta a Torre Annunziata: donne-cassiere per gli stipendi agli affiliati. Chieste condanne durissime