Spaccio in penisola sorrentina diretto via sms da Torre Annunziata: un patteggiamento e tre condanne per i giovani arrestati a metà dicembre dai carabinieri della Compagnia di Sorrento e che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Si chiude così in primo grado, davanti al gup Antonello Anzalone del Tribunale di Torre Annunziata, l’inchiesta culminata dagli arresti di dicembre. Sei anni di reclusione, a fronte degli otto richiesti dalla pubblica accusa, per Valentino Cirillo il 22enne di Torre Annunziata ritenuto il capo dell’organizzazione: attraverso una fitta rete di squilli e messaggini sui telefonini avrebbe fatto arrivare fiumi di hascisc e marijuana, con qualche buona dose anche di cocaina, da Torre e in penisola. Ben 115 gli episodi di spaccio, ricostruiti nell’inchiesta aperta nell’autunno 2014, che gli venivano contestati. Assistito dall’avvocato Mauro Porcelli, Cirillo che ha già un precedente specifico per droga, ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari. Ha scelto di patteggiare 4 anni Armando Ferraro, 25enne di Vico Equense, che a dicembre era finito ai domiciliari. Mentre Michele Donnarumma, 27enne di Vico, ha incassato due anni e mezzo. La pena più bassa è stata comminata al più giovane del gruppo: 10 mesi, pena sospesa, per il 21enne di Vico Equense Eduardo Veniero. La sua posizione era più marginale, tant’è che già all’epoca del blitz fu destinatario della misura cautelare più blanda del divieto di dimora dalle province di Napoli e Salerno.
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