Il giudice per le indagini preliminari di Napoli, Nicola Quatrano, ha condannato 43 persone su 52 accusate di far parte della cosiddetta ‘paranza dei bambini’, il gruppo di giovanissimi camorristi di Napoli che ha seminato il terrore tra Forcella e i Decumani nel corso degli ultimi mesi. E’ la prima sentenza che decreta l’esistenza del cartello criminale formato dagli eredi del clan Giuliano e dalle nuove leve del gruppo Sibillo che assieme hanno dichiarato guerra ai Buonerba-Mazzarella per il controllo delle piazze di droga. La sentenza è stata pronunciata nell’aula bunker gremita di parenti degli imputati che hanno applaudito per chi e’ stato assolto. Emanuele Sibillo, il capo del clan, e’ stato condannato a sedici anni, a venti anni e’ stato invece condannato l’altro baby boss Manuel Brunetti. Per l’omicidio di Maurizio Lutricuso, il ragazzo ammazzato per una sigaretta negata davanti a una discoteca, Vincenzo Costagliola e’ stato condannato a venti anni, mentre il pm aveva chiesto l’ergastolo. “In un anno e mezzo c’è stata l’inchiesta e la prima condanna, questo e’ un ottimo risultato”, ha detto al termine dell’udienza il pm Henry John Woodcock che con Francesco De Falco ha condotto le indagini.
CRONACA
15 giugno 2016
Napoli. La paranza dei bambini è realtà: 34 condannati