CRONACA
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Tiziano Valle
La festa dei Gigli quest’anno è stata interrotta da uno spiacevole episodio su cui sta indagando l’antimafia. Il figlio del boss locale avrebbe allontanato una “paranza” rivale perché particolarmente abile a “cullare un giglio”, le macchine di cartapesta mosse da centinaia di persone. Gioacchino Cenammo, figlio del più noto Antonio, come riporta “Il Mattino”ha afferrato il microfono dicendo: «‘O Pescatore – soprannome del capo paranza della Gioventù Bruscianese – fai sempre questo! Hai rotto le scatole. Mò è meglio che tu te ne vada». I rivali in circa 500 hanno poggiato all’istante sull’asfalto di via Cardito il pesante obelisco, e sono letteralmente scappati via creando un parapiglia nel bel mezzo della festa popolare.
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