Era il 25 giugno 2009, quando Michael Jackson, il Re del Pop, scompariva prematuramente, lasciando un vuoto artistico incolmabile. A distanza di sette anni, però, si torna a parlare di pedofilia in riferimento a lui, e lo si fa per via di alcune indiscrezioni che riguardano nuove indagini. Il Daily Mail ha rivelato che nel suo ranch di Neverland sarebbe stato ritrovato molto materiale pedopornografico e non solo. Materiale che non solo faceva parte di una collezione che comprendeva anche repertorio riguardante torture su bambini e animali, scene di nudi di bambini, di adolescenti e adulti insieme, scene sadomaso femminili e altre amenità definite dagli inquirenti “disgustose”, ma che, stando sempre agli investigatori, veniva usato da Michael Jackson per piegare alle proprie volontà le piccole vittime.